Come calcolare il valore di un quadro

Sicuramente durante il corso della tua vita ti sarai chiesto come si fa a stimare il valore di un oggetto, in particolare di un quadro, operazione che per sua natura è piuttosto complessa per i profani. Quante volte sei rimasto affascinato da un bel quadro di un qualche famoso artista? Quante volte hai pensato di voler acquistare un quadro d’autore per arredare la tua casa, ma hai sempre abbandonato l’idea perché non ne conoscevi il costo, ma sopratutto le sue potenzialità sul mercato? Devi sapere che il valore di un quadro è un numero facilmente calcolabile, anche se bisogna tener conto di alcune variabili. Ecco, dunque, come calcolare il valore di un quadro.

Come si calcola il prezzo di un’opera d’arte

Come si calcola il prezzo di un’opera d’arte? Come si stabilisce il prezzo di un’opera? Quali accordi vengono fatti tra artisti e galleristi? Perchè due opere dello stesso artista hanno prezzi così differenti?

Per chi vive nel mondo dell’arte la definizione del prezzo di un’opera è una cosa ovvia.

Non che sia semplice ma fa parte della vita quotidiana di artisti, galleristi e collezionisti. È come per un medico visitare un paziente o un per un atleta allenarsi prima di una gara.

Per chi invece è appassionato d’arte ma non ha mai avuto l’occasione di lavorare in una galleria o in uno studio d’artista il tema del prezzo dell’opera è uno degli argomenti più curiosi. Come si calcola il prezzo di un’opera d’arte sul mercato, quindi?

I record d’asta internazionali

Che esista da parte di tutti noi questa curiosità sul prezzo dell’arte più che su altri oggetti non mi stupisce. Tutto questo è dovuto probabilmente al fatto che si parla di prezzo delle opere sui giornali solo in autunno e in primavera quando le opere vengono battute a cifre stratosferiche generando record e quindi uno stupore collettivo.

Ultima fra tutte il Salvator Mundi di Leonardo da poco battuto all’asta da Christie’s per 450 milioni di dollari e che alcune fonti sostengono sia stato acquistato da un misterioso principe saudita che lo darà in prestito al Louvre di Abu Dhabi.

Queste notizie generano nel nostro immaginario l’idea di un mondo per soli grandi collezionisti come Leonardo Di Caprio, ma questo rappresenta solo una minima parte del collezionismo internazionale. Capiamo insieme come funziona il mercato e come si calcola il prezzo di un’opera d’arte nelle fiere e nelle aste non da record.

Le logiche del mercato dell’arte

In altri post vi ho parlato di arte come investimento. E nel momento in cui le opere d’arte entrano a far parte di un mercato devono seguire naturalmente le logiche di mercato.

Un mercato, quello dell’arte in cui vi sono numerosi attori. Non solo gli artisti ma le gallerie, i musei, gli archivi, le case d’asta e le case editrici ma soprattutto i collezionisti.  

La premessa che deve essere fatta è prezzo non equivale a valore. Numerosi sono gli studi che sul mercato dell’arte contemporanea sono stati fatti. Tre sono i criteri alla base del valore dell’opera secondo gli stessi protagonisti del sistema dell’arte. La qualità del lavoro, la reputazione dell’artista e il prezzo. Come si calcola il prezzo di un’opera d’arte in pratica?

Come si calcola il prezzo di un’opera d’arte. La formula matematica e il coefficiente

La formula matematica che viene applicata per lo più per dipinti, fotografie  e talvolta sculture è la somma della base e dell’altezza dell’opera per il coefficiente attribuito all’artista, il tutto moltiplicato per 10, ma con alcune variazioni in base al medium.

((base + altezza) * coefficiente ) * 10)

La variabile più forte è giustamente il coefficiente che consiste in un numero che viene attribuito all’artista e deciso secondo gli accordi con il proprio gallerista.

Per stabilirlo ci si basa sul curriculum dell’artista:

  • partecipazione a mostre collettive o personali
  • premi vinti
  • pubblicazioni o acquisizione da parte di musei

Il parametro più corretto per la valutazione del coefficiente sarebbe la richiesta delle opere di un certo artista sul mercato. La richiesta attraverso, ovviamente, la valutazione del rapporto domanda/offerta sia in galleria che in asta. Non sempre è così e in ogni caso anche questa valutazione potrebbe essere non sempre direttamente proporzionale.

Il coefficiente nel tempo

Il coefficiente cambia nel tempo. Un giovane artista quando viene venduto in galleria parte sempre da un coefficiente 1 nel calcolo del prezzo al pubblico. Ma viene acquistato naturalmente ad un prezzo inferiore dal suo gallerista che deve intervenire con la promozione e l’esposizione dell’opera.

Il coefficiente sale quando i prezzi cominciano ad essere confermati e quindi le persone sono disposte già a pagare quella cifra per acquistare un quadro e nel frattempo l’artista emergente comincia a costruire un proprio curriculum partecipando a mostre o esponendo in galleria o alle fiere.

Ovviamente con il passare del tempo se l’interesse per il lavoro dell’artista viene confermato e le gallerie che espongono le sue opere promuovono al meglio il lavoro il coefficiente può salire sempre di più o nel peggiore dei casi rimanere fermo ma molto raramente diminuire. Proprio per questo l’investimento in arte è da considerare uno dei più sicuri.

Medium diverso = prezzo diverso

Talvolta accade però che il coefficiente di un artista vari in base all’opera. Quando aumenta, infatti, la richiesta per una certa tipologia di opere il cui medium è più apprezzato dal pubblico il coefficiente e quindi il prezzo di quella specifica tipologia può variare rispetto allo standard. Questo accade solitamente nei periodi considerati di picco dell’attività o di maggiore maturità.

Il coefficiente può variare però anche in base al medium, per cui per decenni un lavoro su tela o un acrilico sono stati considerati di maggior valore rispetto ad un’opera su carta. Questa visione è cambiata grazie al passaggio negli anni ‘60 di molti artisti alla carta come medium principale di diverse delle proprie opere pensiamo in Italia ad Alighiero Boetti o Giulio Paolini.

Opere su carta. Come si calcola il prezzo di un’opera d’arte

Come si calcola il prezzo di un’opera d’arte su carta? Quando la carta non è il medium principale dell’artista si usa una seconda formula matematica che viene applicata e consiste nello scontare del 40% il prezzo rispetto a una sua opera delle stesse dimensioni su tela.

In questo caso quindi la formula sarà: (((base + altezza) * coefficiente ) * 10) – 40%

Però bisogna fare una distinzione tra opere uniche su carta alle quali si applica appunto formula scontata e opere su carta multiple come il caso di litografie o serigrafie.

Multipli. Come si calcola il prezzo di un’opera d’arte

come si calcola il prezzo di un’opera d’arte se è un multiplo? Il prezzo dei multipli, infatti, varia molto rispetto al prezzo di un’opera unica e questo può dipendere dalla tiratura quindi dal numero di esemplari che di quell’opera sono stati realizzati ma anche dal numero preciso dell’esemplare.

Si è diffusa sempre di più l’idea che le prove d’artista che vengono realizzate prima della tiratura ufficiale e definitiva valgano di più. Come valgono talvolta di più anche i primi numeri di una tiratura quindi, per fare un esempio pratico, un esemplare 2 su 100 varrà più di un esemplare 52 su 100 della stessa opera pur essendo stato realizzato nello stesso momento.

Ovviamente anche per i multipli vi sono delle differenze legate al medium. Storicamente un’opera su carta multipla vale meno di un multiplo in scultura.

In questi casi a determinare il prezzo oltre ad un accordo iniziale tra gallerista e artista sicuramente la domanda farà differenza. Bisogna sempre considerare che solitamente i lavori multipli ricoprono un ruolo secondario nella produzione dell’artista e quindi è naturale che siano legati a delle dinamiche di un proprio specifico mercato.

Scultura e fotografia. Come si calcola il prezzo di un’opera d’arte

Come si calcola il prezzo di un’opera d’arte fotografia o scultura che sia? Fotografia e scultura si inseriscono nelle dinamiche del mercato dell’opera unica e quindi della definizione del prezzo così come l’abbiamo vista, ma ognuno con delle sue regole specifiche.

Per convenzione una scultura è considerata opera unica se è stata realizzata in un numero massimo di 9 esemplari per cui ogni esemplare viene considerato opera unica. Diviene multiplo quando questo numero viene superato.

Per la fotografia vale lo stesso criterio e sono di maggior pregio le stampe realizzate direttamente dall’artista e nelle numerazioni più basse. Quindi la rarità diviene la variabile più importante.

Altri fattori da considerare. Artisti storicizzati

Ci sono altri fattori da considerare quando si cerca di capire come si calcola il prezzo di un’opera d’arte. Queste sono, infatti, le norme di uso comune nel mercato dell’arte per opere di artisti emergenti e sono da applicare anche ad opere di artisti storicizzati ma con qualche eccezione nella valutazione del coefficiente che sale notevolmente grazie a fortunati passaggi in asta che ne fanno salire la richiesta e quindi il valore sul mercato.

Quelle che abbiamo visto insieme sono solo delle linee guida utili per stabilire una base per la definizione del prezzo dell’opera. Queste però sono costantemente influenzate da altri fattori:

  • l’essere in vita
  • la presenza di un’autentica o di un certificato di archiviazione attendibile ma questo è un grande capitolo e ve ne parlerò in un video dedicato
  • la pubblicazione sul catalogo generale o ragionato dell’artista di cui parleremo anche
  • la presenza sul mercato di falsi accertati

Il sistema dell’arte è per me estremamente affascinante e spero che questo post e il video che trovi su Youtube insieme ai prossimi possa fare appassionare anche te all’argomento.





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Commenti: 2
  • #1

    Mario (martedì, 26 novembre 2024 07:13)

    Ritengo molto realistico quanto e stato scritto.

  • #2

    Renato (martedì, 26 novembre 2024 15:23)

    Picasso diceva: un'opera d'arte vale quanto un collezionista è disposto a pagarla!